La forza di non darsi per vinti!

Due storie intense, emozionanti e ammirevoli.

Marie Curie e Denis Mukwege sono un grande esempio
di determinazione, di coraggio e di libertà.
Sono due persone che si sono messe al servizio dell’umanità; che hanno realizzato i loro sogni e che aiutano, grazie ai loro studi e al loro impegno, tanti altri individui a realizzare i propri e a vivere una vita migliore.
Sono persone che si sono distinte in settori diversi e che, nonostante le avversità, non si sono arrese e hanno fatto la differenza.
Sono stati scelti quindi affinché insieme diano un messaggio positivo, in linea con AmAbilità, scelto come titolo proprio per richiamare appunto
l’ “abilità di amare” se stessi, il prossimo, i propri
sogni e il proprio lavoro
.

In generale ciò che unisce i due personaggi è una grande forza d’animo e il premio Nobel.
Marie Curie vince il Nobel la prima volta nel 1903 per la fisica e nel 1911 per la chimica, diventando così la prima donna a vincere due Nobel in due campi differenti (oggi, compresa lei, sono solo quattro gli scienziati che al mondo hanno vinto due Nobel in materie differenti). Denis Mukwege vince il premio Nobel per la pace nel 2018.

MARIE CURIE

Maria Salomea Skłodowska, più conosciuta come Marie Curie è stata scelta perché con le sue forze ha trovato il modo di fare gli studi che desiderava, trasferendosi a Parigi dato che in Polonia non avrebbe potuto realizzare i suoi sogni. In Francia sin da subito si è distinta per la sua incredibile determinazione e dedizione arrivando ad ottenere grandi risultati in campo fisico e chimico. Con la
sua grinta è riuscita a scardinare il mondo scientifico
e ha così portato miglioramenti nella vita quotidiana di tutti; ad oggi beneficiamo ancora del grande valore delle sue scoperte.

Lei infatti oltre aver scoperto il polonio e il radio ha anche coniato la parola “radioattività”; e nel 1911 è stata l‘unica donna invitata al primo congresso di Solvay insieme ai grandi scienziati della storia. Inoltre ha un ruolo fondamentale durante la Prima guerra mondiale perché inventa un modo per poter fare radiografie ai soldati sul campo, ovvero la “Piccola Curie” (auto radiologica che ha permesso di curare più di un milione di soldati e che lei stessa ha portato sul fronte). Non solo. Infatti è stata lei a trovare i fondi per costruire più di una macchina ed è stata lei a formare, insieme alla figlia Irene, più di 150 infermiere.

 Un dettaglio interessante è anche che all’inizio della guerra, 1914, prima che arrivassero le truppe nemiche a Parigi lei ha preso un treno per salvare le scorte di radio e le ha portate in salvo lontano dai combattimenti. Tra tutte le cose di cui si potrebbe parlare a riguardo si può aggiungere che nel 1995, le spoglie sue e del marito
sono state spostate all’interno del Pantheon di Parigi e, ad oggi, è l’unica donna sepolta nel luogo “dedicato ai grandi uomini”.

DENIS MUKWEGE

Denis Mukwege è conosciuto come “il medico che ripara le donne”; è stato scelto infatti perché è un dottore, specializzato in ginecologia e ostetricia, pastore
protestante e attivista congolese e membro della Communauté des Églises de Pentecôte en Afrique centrale (CEPAC). Ha studiato medicina in Burundi per poi trasferirsi in Francia e specializzarsi in ginecologia presso l’Università di Angers. Rientrato in patria, ha aperto nel 1998 a Bukavu il Panzi Hospital (dove ha già curato più di 50000 persone), impegnato nella cura di donne vittime di stupro; ad oggi il massimo esperto mondiale nella cura di danni fisici interni causati appunto da stupro.
Inoltre, accanto all’ospedale, negli anni è stata costruita una struttura sicura dove le pazienti – e i loro figli – trovano rifugio; qui le donne imparano il cucito, la tessitura e altri lavori, per diventare autosufficienti e ricominciare a vivere.
Il coraggio di questo straordinario chirurgo permette alle vittime di iniziare una nuova vita.

Per i suoi meriti ha ricevuto il 26 novembre 2014 il Premio Sakharov per la libertà di pensiero; nel 2018 ha ricevuto il premio Nobel per la pace; dal 2019 è onorato come Giusto al “Giardino dei Giusti di tutto il mondo” di Milano.

 A Bukavu lo amano al punto che, quando è stato
costretto a fuggire in Europa, dopo aver denunciato (in un discorso nel 2012 alla Nazioni Unite) la situazione nel suo Paese, gli abitanti lo hanno supplicato di tornare, comprandogli addirittura un biglietto aereo con i propri risparmi (vendendo cipolle e ananas per strada); e al suo ritorno si sono schierati ai bordi della strada (lunga una trentina di chilometri) che porta dall’aeroporto alla città per gridargli: “Bentornato”.
Ad oggi Denis Mukwege non ha smesso di lottare contro una delle violazioni più gravi di tali diritti, una delle armi più subdole del conflitto, di cui troppo spesso si sente parlare anche dove la guerra non c’è: la violenza di genere.

Il murale a Marie Curie e Denis Mukwege si trova su uno dei muri di Grandi Stazioni ed è stato pensato e realizzato da Nabla and Zibe.

Ringraziamo per il sostegno morale e concreto per la realizzazione del murale a loro dedicato Donatella Ronchi, presidentessa di FAS, e tutta l’associazione al completo. Inoltre ringraziamo di cuore tutti i passanti che in un modo o nell’altro hanno dato il loro contributo personale a questa opera.